Nella domenica 3 febbraio al termine di
ogni celebrazione Eucaristica, i nostri sacerdoti hanno impartito la tradizionale “imposizione delle candele”
alla gola di ogni fedele che si è accostato con devozione ai piedi dell’altare.
All’imposizione delle due candele ai lati della gola come a proteggerla dai
mali corporali e spirituali hanno formulato questa breve preghiera:
“Il
Signore misericordioso, per intercessione di San Biagio, ti conceda la salute
del corpo e la consolazione dello spirito. Amen”. Una tradizione
molto sentita e ancora tanto partecipata dai nostri parrocchiani, che
certamente evidenzia quanta fede e devozione venga riposta in questi antichi
riti, che rivelano attualità e saggia
comprensione per le difficoltà del
vivere quotidiano.
PREGHIERA A SAN BIAGIO
O Glorioso San Biagio, che, con una breve preghiera, hai restituito la perfetta sanità ad un bambino che per una spina di pesce attraversata nella gola stava per mandare l’ultimo anelito, ottieni a noi tutti la grazia di sperimentare l’efficacia del tuo patrocinio in tutti i mal di gola, ma più di tutto, di mortificare con la fede pratica dei precetti della Santa Chiesa, questo senso tanto pericoloso, e di impiegare sempre la nostra lingua a difendere le verità della fede tanto combattute e denigrate ai nostri giorni. Amen
LA LEGGENDA DEL PANETTONE
Un’antica
leggenda popolare narra che una donna, poco prima di Natale, si recò da un frate
di nome Desiderio per fare benedire il panettone che aveva preparato per la sua
famiglia. Il frate, avendo poco tempo a disposizione, le chiese di lasciargli
il dolce e tornare a prenderlo dopo qualche giorno, così lo avrebbe benedetto
appena ne avrebbe potuto. Solo
dopo Natale, però, il prelato si accorse di avere ancora suddetto panettone,
del quale si era completamente dimenticato.
Così il frate pensò che la
donna se ne fosse dimenticata ed iniziò a mangiarlo pian piano, per non
buttarlo. Il 3 febbraio la donna però si presentò dal frate per avere indietro
il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, dispiaciuto per averlo già
mangiato, si recò comunque a prendere il recipiente vuoto da restituire alla
donna. E qui la sorprendente scoperta: c’era un panettone grande per due volte
quello che gli era stato lasciato a Natale. Un miracolo avvenuto proprio nel
giorno di San Biagio, protettore della gola. Da allora l’usanza è quella di
consumare un panettone, definito appunto di San Biagio, proprio in questo
giorno.