La celebrazione della Candelora

La celebrazione eucaristica mattutina di sabato 2 febbraio è stata preceduta dalla tradizionale “Benedizione delle candele” nella festa liturgica  della Presentazione di Gesù al tempio. Don Paolo, celebrante, ha sottolineato il perché è chiamata anche festa della Candelora: in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. Così come venne chiamato dal vecchio profeta Simeone al momento della presentazione al tempio di Gesù. Simeone disse: “I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele. Gesù è piccolo, ha appena 40 giorni e quello verso il tempio di Gerusalemme è il suo primo viaggio ma sappiamo che tornerà in quella città al termine della sua vita, non più offerto al tempio, non più posto tra le braccia di Simeone, ma condotto fuori le mura cittadine, inchiodato sulle braccia della croce. Le braccia di Simeone lo prenderanno e stringeranno con affetto, ma nelle parole del saggio vecchio si delinea già il futuro di Gesù: “Sarà la rovina e la resurrezione per molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti uomini” e, guardando Maria, quasi prefigurando la scena della croce, aggiunge: “Anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Simeone prende il Bambino con sé ed è riempito di una consolazione incredibile, tanto che dal suo cuore salirà una delle preghiere più belle della Bibbia: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace… perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. In Simeone è rappresentato Israele e tutta l’umanità che attende la Redenzione. Simeone è un esempio eccezionale di bell’anzianità e sembra quasi dirci: “E’ bello essere anziani”, ritrovando in Gesù Bambino nuova energia, un senso in più per la sua vecchiaia. Insomma, l’età anziana può essere un motivo per una nuova chiamata.

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La raccolta per il Banco alimentare

Nella giornata di sabato 2 febbraio abbiamo visto numerosi alpini  di Torre Boldone e volontari del gruppo “Ti Ascolto” davanti ad un noto supermercato del paese, per la ormai tradizionale raccolta di beni alimentari.    I clienti abituali e occasionali hanno aderito di buon grado a questa iniziativa, che informati preventivamente prima della spesa, hanno poi provveduto a riempire gli appositi sacchetti   donando generosamente beni a lunga scadenza e non deteriorabili.  A fine giornata si è poi fatto un inventario degli alimenti raccolti che con grande soddisfazione sono risultati quantificati in esatti 15 quintali e 57 chilogrammi. Un dono veramente prezioso che verrà devoluto al gruppo parrocchiale “Ti ascolto”, che come sempre provvederà a distribuirlo alle famiglie o persone indigenti e bisognose della nostra comunità. Un grazie riconoscente e caloroso a quanti hanno con sensibilità e generosità aderito a questa iniziativa locale: i dirigenti del supermercato offrendo la disponibilità dei locali e i clienti che hanno donato condividendo parte dei loro acquisti con situazioni di povertà e di disagio, evidenziando che anche nella nostra comunità prevalgono sentimenti di umana fraternità.  Un grazie particolare anche ai nostri amati Alpini che con solerzia e spirito di sacrificio sempre si prodigano per il bene della collettività, soprattutto quando il grido d’aiuto s’innalza dagli “ultimi” della società, testimoniando con la loro presenza un sempre ammirevole senso di appartenenza e di generosa collaborazione.   

L.T.

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