Nel pomeriggio di sabato 9 u.s.
nel Centro Civico Polivalente del nostro Comune si è inaugurata la nuova sede
del gruppo IL CERCHIETTO, incontrarsi scambiando.
Il gruppo si è costituito nel
2009 per la generosità e la volonterosa fantasia di alcune volontarie, sorto
all’interno del GAS della zona (Gruppo di Acquisto Solidale) che nel corso
degli anni, supportato da varie comunità del territorio, si è poi unito
all’Associazione Infanzia & Incontri per poter meglio operare nell’ambito
della comunità .
Le sig.e Linda, Betti, Stefania
ed Emanuela, coordinatrici dell’intensa attività del gruppo, con tanto
entusiasmo hanno raccontato le iniziative, le prospettive e il lavoro svolto in
dieci anni di impegno e solidarietà. E’ un gruppo di volontarie che si occupa
dello scambio di vestiti, da 0 a 14 anni.
Un progetto nato per promuovere e
diffondere uno stile di vita improntato alla sobrietà, al riciclo, al
non-spreco e alla solidarietà. Il materiale raccolto completamente donato è
offerto quale scambio alla pari, ovvero le mamme portano vestiti in disuso per
superata taglia e in cambio scelgono e ritirano abitini e scarpe confacenti
alla taglia idonea dei figlioletti in crescita.
Il Cerchietto è presente sul
territorio di Torre Boldone da dieci anni, esattamente da quando una giovane
mamma decise che gli indumenti smessi della sua piccolina erano di troppo, in
casa, ma, non volendo buttarli, li passò a un’amica che era incinta, con
l’impegno che a sua volta, poi li girasse a una terza amica, pure lei incinta.
Questo giro virtuoso, da sempre applicato da molte famiglie e gruppi di amiche,
fece brillare l’idea di “far girare” tra amiche quantità maggiori di
indumenti, e questo proprio per rispondere alla duplice esigenza di salvare le
tasche e di risparmiare nuovi acquisti, con questi evitare nuove produzioni, e,
alla lunga, giovare anche all’ambiente.
Le amiche, infatti, partecipavano
tutte al Gruppo di Acquisto Solidale di Torre Boldone e Ranica, che è impegnato
a operare in senso etico attraverso gli acquisti quotidiani. In breve, la massa
di indumenti che giravano divenne cospicua: venne messo a disposizione un
armadio provvisoriamente vuoto, in una stanza provvisoriamente inutilizzata: e
il luogo diventò un punto di riferimento per belle mattinate di scambio di
indumenti e chiacchiere tra le giovani mamme del GAS. Ma la mole degli
indumenti aumentava, anche per donazioni esterne, e il resto è storia: il primo
trasferimento fu presso la comunità del Mantello. Quando anche lì lo spazio
divenne sottodimensionato rispetto agli indumenti vi fu il secondo
trasferimento presso l’Istituto Palazzolo di via Imotorre. Qui avvenne la prima
apertura al pubblico seguito da un’ondata di volonterose mani volontarie,
attive nella ristrutturazione degli ambienti come nel servizio delle aperture
pubbliche.
L’introduzione di una scuola nel grande edificio rese necessario il
trasferimento altrove.
E Villa Mia aprì le braccia a una
collaborazione tra volontari e ospiti dell’istituzione che ancora oggi lascia un’impronta
di amicizia. Col trasferimento altrove di Villa Mia dopo molto cercare il
Cerchietto finalmente trova, oggi, la sua relazione più affine, con
l’associazione Infanzia e Incontri, e la collocazione più consona, in un
edificio di proprietà comunale: la dimensione di servizio pubblico è, così,
definitivamente sancita, e il Cerchietto può ben dire di aver raggiunto un
obiettivo che certo non era nella mente di chi l’ha avviato, ma che onora quanti
si sono impegnati.
Vista la sua storia, è difficile prevedere come evolverà, ma è certo che il
Cerchietto ha dato prova di estrema dinamicità, e saprà inventare nuove forme
adattandosi alle esigenze che i tempi detteranno.
Una proposta veramente
apprezzabile, nella quale si evidenzia la praticità e la passione del numeroso
gruppo di volontarie che collaborano, nel preparare e offrire alle mamme ogni
sorta di abitini e accessori per l’infanzia e si prodigano con generoso impegno
affinché ogni cosa venga offerta nel miglior modo, cogliendo occasioni di
dialogo e di amicizia reciproca.
Il taglio del nastro
dell’inaugurazione della nuova sede è stato affidato alla prima nonna che si è
fatta promotrice dell’iniziativa, la sig,a Mariangela Fusco, che ringraziando
per l’onore, ha avuto parole di lode per i risultati raggiunti e ha formulato
un augurio fervido affinché l’iniziativa abbia a continuare e progredire con
immensa soddisfazione.