La lavanda dei piedi

Con la denominazione di giovedì santo si indica il giovedì precedente la Domenica di Pasqua. Tale giovedì nell’anno liturgico è denominato in latino Feria Quinta in Cena Giovedi-santo-2018- (4)Domini (Giovedì della Cena del Signore). In parrocchia si è celebrato la mattina con la liturgia delle Ore, nel pomeriggio la celebrazione della Cena del Signore rivolta in particolar modo ai ragazzi e la sera la comunità parrocchiale si è riunita attorno alla mensa del Signore, per la medesima liturgia alla quale è seguita la processione con l’Eucaristia all’altare della reposizione e la spogliazione degli altari. Un gesto particolarmente significativo è stato la lavanda dei piedi a quattro animatori del gruppo adolescenti e quattro adolescenti, un numero inusitato per questo rito, che, come ha sottolineato il celebrante Don Leone, non vuole essere un semplice ricordo degli eventi ma la comprensione profonda dell’invito di Gesù a farsi “servitori attenti, fedeli, generosi”. Gesù lava i piedi ai suoi: è un gesto di amore – Gesù dà se stesso in cibo: è il sacramento dell’amore – Il sacerdozio nasce dall’Eucaristia: è il dono per l’unità. La liturgia partecipata con devozione da numerosi fedeli è stata animata dal coro dei “Giovani” con pianola, chitarre e tamburi. L’eucaristia straordinariamente è stata distribuita sotto le specie del pane e del vino.

Giovedi-santo-2018- (17)La prima lettura: abbiamo ascoltato Esodo cap. 12,   1-8.  11-14 “ Le prescrizioni per la cena pasquale”, la seconda lettura: la prima lettera di San Paolo ai Corinti cap. 11, 23-26: “ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, voi annunciate la morte del Signore”. Il vangelo:  Giovanni, cap. 13, 1-15: “Li amò sino alla fine”:

“Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.. Gesù… si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: Giovedi-santo-2018- (19)«Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva;
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

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La domenica delle palme

Palme-2018- (17)La domenica 25 marzo nella nostra parrocchia di San Martino Vescovo sono iniziati i riti della Settimana Santa, con la processione degli ulivi, che partendo dall’Oratorio Don Carlo Angeloni percorrendo via Santa Margherita si è giunti alla chiesa parrocchiale al canto di: Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor! Nel cortile dell’oratorio siamo stati accolti dai nostri sacerdoti, Don Leone, Don Tarcisio e Don Diego; numerosi i fedeli presenti, la nostra corale ha allietato la festosa liturgia, a lato dell’improvvisato altare i bambini del “Buon Pastore” che accompagnati dai loro catechisti hanno condiviso, forse per la prima volta, la cerimonia delle “benedizione delle Palme”.

“Dio onnipotente ed eterno, benedici + questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli, che accompagniamo esultanti il Cristo, nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli”.

Palme-2018- (3)VANGELO (Mc 11,1-10)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”».
Palme-2018- (22)Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare.
Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».                                                     
Parola del Signore.

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