Le Rogazioni

Nella fresca mattinata di sabato 14 aprile, un folto gruppo di fedeli si sono ritrovati con i sacerdoti della parrocchia, alla Ronchella, dove  Don Leone ha rinnovato una Rogazioni 2018- (2)celebrazione liturgica di anni fa, ora andata in disuso: le Rogazioni. Consuetudinarie sino a qualche decennio fa, le Rogazioni furono processioni propiziatorie che si celebravano allo spuntar del sole, cantando le Litanie dei Santi ed altre preghiere, per implorare da Dio la prosperità delle messi e la buona riuscita delle seminagioni. Hanno la finalità di attirare la benedizione divina sull’acqua, il lavoro dell’uomo e i frutti della terra. Si distinguevano in “maggiori” nella giornata del 25 aprile e “minori” nei tre giorni che precedevano la festa dell’Ascensione. Pur essendo affievolita la tradizione, il Benedizionale, revisionato da Papa Giovanni Paolo II prevede la possibilità di celebrare le Rogazioni in alcuni momenti particolari a livello ecclesiale. Pertanto anche la nostra comunità, in questa occasione speciale,  di buon mattino, si è ritrovata lungo il sentiero della Ronchella al canto delle Litanie, pregando e cantando le lodi al Signore per il buon esito della seminagione affinché abbia a produrre un buon raccolto. La zona rurale e collinare della Ronchella,

Rogazioni 2018- (10)

uno degli ultimi appezzamenti di terra coltivato sul nostro territorio, è stato il luogo dove abbiamo rinnovato questo antico rito, che purtroppo causa l’abbondante pioggia di questi giorni, non ci ha permesso di camminare nei sentieri costeggianti prati,  tra i filari delle viti fino all’ultimo abitato al limite del bosco, dove poi un  sentiero conduce nel territorio di Ranica, alla chiesa di San Rocco. Nella chiesetta della Madonna del Suffragio abbiamo comunque cantato le Litanie dei Santi e rivolto preghiere di supplica per il buon esito delle seminagioni e la prosperità dell’ambiente; a conclusione la celebrazione eucaristica per i defunti della Ronchella, con Don Leone e Don Tarcisio, ha evidenziato la fede e la devozioni dei tanti pellegrini intervenuti per una Liturgia ecclesiale ancora  apprezzata e densa di significato spirituale.

 Dal vangelo di Matteo, cap. 5: Le beatitudini:”

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i

suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Rogazioni 2018- (6)

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi”.

Pere vedere tutte le immagini delle Rogazioni Clicca Qui

Luciano Tintori