Due nuovi doni alla Comunità

La sera di mercoledì 21 settembre 2016 nella chiesetta dell’Assunta dell’Istituto Palazzolo di via Imotorre, sono stati presentati i due quadri recentemente restaurati, che sono in dotazione alla chiesa della Ronchella.

Due ex-voto legati proprio alla storia di questa chiesetta. Dobbiamo questo alla restauro quadri 2016- (8)munificenza di don Gino Cortesi, a cui va la gratitudine di tutta la comunità, e all’opera intelligente della restauratrice Roberta Grazioli.

Dopo una breve introduzione del nostro prevosto mons. Leone, la serata ha avuto tre momenti di particolare interesse inerenti i due quadri che per l’occasione sono stati posti in bella mostra sull’altare della chiesa.

Rosella Ferrari ci ha illustrato con puntuale chiarezza la storia della chiesetta della Ronchella e le varie vicissitudini legate alle motivazioni per cui si è giunti alla costruzione della medesima, con un particolare riferimento ai due quadri nei quali si ritrovano i motivi preponderanti di ringraziamento e di riconoscenza degli scampati alla pestilenza.

restauro quadri 2016- (11)Roberta Grazioli, restauratrice, ci ha spiegato con professionalità le varie fasi di lavorazione che si sono succedute nell’imponente lavoro di restauro dei due quadri: dall’analisi del tessuto, alla ricerca dei toni e dei chiaro-scuri conformi all’originale, alla correzione di alcuni restauri avvenuti precedentemente sino alla  ricomposizione ottimale dell’intelaiatura della cornice.

Drestauro quadri 2016- (9)on Gino Cortesi si è invece soffermato sull’importanza religiosa che questi due ex-voto hanno voluto significare nell’immediato del tempo, quando la peste devastò e decimò la popolazione del nostro paese e che poi ha distanza di un secolo altri hanno voluto ricordare e lo hanno fatto ponendo al centro del loro grazie riconoscente, la Madonna denominata “del Suffragio”.

Silvio Tommasini, infine, storico dell’Arte e Direttore del Museo di Gandino, ci ha  illustrato  la specificità dei vari personaggi raffigurati, con un  aggancio alla realtà del 1600 e come gli autori di queste due tele abbiano voluto testimoniare, attraverso piccoli particolari, la fede e la devozione di una comunità riconoscente.

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Il saluto a Don Giovanni Algeri

Domenica 25 settembre 2016,  la santa messa solenne delle ore 10 , allietata dagli inni e canti della corale parrocchiale, è stata presieduta dal nostro conterraneo Don Giovanni Algeri, in partenza per la missione in Bolivia; concelebranti Mons. Leone, don Mario Tirloni e don Giuseppe Castellani.

don giovanni algeri 2016- (6)Alla celebrazione eucaristica, oltre ai numerosi fedeli presenti, vi era anche un folto gruppo di suore, due delle quali Suor Mariangela Medolago e suor Mirella Paccani, native di Torre Boldone, con umiltà e gioia hanno rinnovato solennemente i voti religiosi perpetui, la prima per riconfermare i suoi 40 anni e la seconda i suoi 25 anni di vita religiosa ambedue nelle Suore Poverelle del Beato Palazzolo.

Il vangelo, specifico per la nostra particolare Festa dell’Addolorata, riprendeva dal capitolo 19 di Giovanni, la consegna voluta da Gesù, sulla croce nell’imminenza della sua morte e risurrezione: “Donna ecco tuo figlio”; così è nata la Chiesa,  subito affidata alla materna protezione della Vergine Maria “Madre di Dio”.

don giovanni algeri 2016- (10)Don Giovanni poi, nel suo breve saluto e commiato dalla comunità, ci ha invitato a compiere un semplice gesto ma molto significativo, appena imparato e in uso dai cristiani nel suo nuovo campo di lavoro, la Bolivia:

“sovrapponete le vostre mani, la sinistra sopra la destra del fratello alla vostra sinistra, la destra sotto la sinistra del fratello alla vostra destra, per comprendere che chi ha tanto può ancora ritrovarsi nel bisogno di ricevere e chi ha poco a comunque sempre qualcosa da donare!”

Pertanto il nostro cuore, sia sempre aperto e disponibile verso ogni fratello con il quale la provvidenza ci chiama a condividere la nostra quotidianità.

don giovanni algeri 2016- (12)A conclusione della celebrazione eucaristica, è stato consegnato in dono a Don Giovanni, a Sr. Mariangela, a Sr. Mirella, in ricordo della giornata,  un libro di forte spiritualità, accompagnato da un augurio di un fruttuoso e santo lavoro nella “vigna del Signore”, a cui questi nostri compaesani sono chiamati a testimoniare la loro fede nel Signore risorto.

Tra le righe non ci si è dimenticati di un altro evento del giorno, il compleanno del nostro amato Monsignore, Don leone, al quale sono stati rivolti cordiali auguri di ogni bene uniti ad un continuo e proficuo lavoro di evangelizzazione nella nostra comunità.

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La processione dell’Addolorata

addolorata 2016- (12)Nel pomeriggio della Domenica 25 settembre 2016 si è svolta la processione con la statua della Madonna Addolorata, che quest’anno, partendo dalla chiesa parrocchiale ha percorso viale Rimembranze, le vie Borghetto, Donizetti, Roma andando poi a concludersi nella piazzetta di via Sorgente Massa, di fronte alla casa natale di Don Giovanni Algeri, in partenza per la Bolivia.

La processione è il momento conclusivo del Settenario alla Santa Vergine Addolorata, che da tanti anni per tradizione e per devozione si celebra nella nostra parrocchia, nell’ultima settimana di settembre.

addolorata 2016- (6)La partecipazione sempre numerosa della popolazione, conferma ogni anno quanto sia una liturgia densa di significato incontrarsi per pregare, meditare e cantare inni alla Madonna, con tanta gioia e fiducia nel Suo amore materno.

Il gruppo ligneo della Vergine con il Cristo morto tra le braccia, è stato portato dai nati del 1956, i sessantenni,  con il supporto ormai radicato di molti altri volontari che ogni anno si presentano numerosi e volonterosi a prestare questo servizio encomiabile.

Il reliquiario della Vergine è passato tra le nostre strade nelle mani  di Don Giovanni, accompagnato da Don Tarcisio Cornolti, Don Mario Tirloni e da un numero considerevole di chierichetti.

addolorata 2016- (8)Il coro e la banda hanno allietato il cammino processionale intercalato dalla recita del Santo Rosario che Don Angelo ha guidato con  pia devozione, invitando alla preghiera e al canto quanti erano in processione e altri che hanno fatto da ala al passaggio della Madonna.

Mons. Leone ha poi desiderato che il simulacro dell’Addolorata, fosse trasportato nel cortile della casa di riposo della nostra comunità, per una breve sosta di preghiera e di condivisione per quanti vivono e condividono la realtà della casa delle Poverelle: anziani, parenti e operatori sanitari.

“Vergine Addolorata, soccorri i poveri, aiuta i deboli, conforta gli afflitti, prega per il popolo, intervieni per il clero, intercedi per le persone consacrate. Sentano la tua protezione tutti quelli che ti onorano, amen”.

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