Monthly Archives: Aprile 2016
La liturgia del sale
Domenica 24 aprile, nella nostra chiesa di San Martino, si è celebrata la tradizionale “Liturgia del sale”; invitati speciali tutti i battezzandi nell’anno 2015, con genitori, padrini, nonni e ogni buon cristiano che abbia preso a cuore la loro formazione e crescita “spirituale”. Alle ore 16 la chiesa era festante e gremita di presenze che, tra un saluto, un pianto e acuti strilli hanno creato un ‘atmosfera particolare tale da allietare la mente ed il cuore. Il parroco Don Leone, ha celebrato la breve liturgia, sottolineando la peculiarità di questa semplice cerimonia. L’aspersione dell’assemblea con l’acqua benedetta ha assunto un significato speciale: far memoria di Cristo, acqua viva, e del sacramento del Battesimo, affinché ci ottenga tre benefici: il perdono dei peccati, la difesa dalle insidie del maligno, il dono della protezione divina.
La liturgia è poi proseguita con la recita della formula sacramentale per la benedizione del sale e l’imposizione dello stesso sulle labbra di ogni bambino: il sale, simbolo della Sapienza di Dio che opera nella Sua creatura e che deve insaporire di sé tutta la sua vita. Il sale nel linguaggio biblico è condimento indispensabile nelle vivande (Giobbe cap. 6), è farmaco che preserva dalla corruzione e risana le acque (2° Libro dei Re cap.2), è elemento culturale per la preparazione delle offerte sacre (Levitico cap. 2) mentre Gesù esorta i suoi discepoli a diventare “sale della terra” (Matteo cap. 5 – Luca cap. 14).
Al termine della liturgia un dono per tutti: un sacchetto contenente sale benedetto, una piccola pergamena recante una preghiera con allegato uno splendido angelo, simbolo e segno di una guida costante e sicura nel cammino della vita. Il lieto incontro si è poi concluso all’oratorio Don Carlo Angeloni, con una festosa merenda per tutti e con il tradizionale “lancio dei palloncini” con allegato un biglietto, sul quale i genitori avevano in precedenza scritto un messaggio: chi di pace, chi di fratellanza o chi semplicemente un saluto gioioso. Cliccate sull’immagine per vedere le altre fotografie.
L.T.
Raccolta per la Bosnia
Per festeggiare insieme alla comunità
Un’occasione per meditare
La macchina del CRE si sta avviando
Domenica in Parrocchia
Pellegrinaggio Vicariale alla Porta Santa della Cattedrale
La nostra parrocchia unitamente alle parrocchia del Vicariato, nel pomeriggio di domenica 17 aprile ha partecipato al pellegrinaggio alla Cattedrale di Bergamo con passaggio per la Porta Santa, per l’Anno Giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco. Chi a piedi, chi in auto, chi in bus abbiamo raggiunto piazza della Cittadella, entrando nel clima del pellegrinaggio, con raccoglimento, ponendo il nostro spirito nell’ascolto della parola del Signore, accogliendo l’invito alla conversione nell’umile richiesta di perdono dei nostri peccati. In processione, attraversando via Colleoni abbiamo raggiunto piazza Vecchia, pregando e cantando le lodi al Signore. Giunti dinanzi al Battistero, segno inconfondibile della nostra rinascita in Cristo, per far memoria del Battesimo, in forma solenne abbiamo rinnovato le promesse Battesimali, prima porta di accesso ai Sacramenti ed ingresso nella comunità dei credenti. L’aspersione purificatrice con l’acqua benedetta ci ha poi introdotti verso il passaggio della Porta Santa, posta sul versante sud della Cattedrale; qui raccogliendo l’esortazione ad entrare con gioia nella casa del Signore, la folla dei pellegrini ha attraversato la Porta della Misericordia prendendo posto in Cattedrale per la celebrazione eucaristica.
Presieduta dal Prevosto, Mons, Leone, con il quale hanno concelebrato tutti i Sacerdoti del Vicariato, la Santa Messa è stata seguita con raccoglimento dai numerosi fedeli che hanno gremito in ogni ordine di posto la Cattedrale. La prima lettura tratta dagli Atti degli Apostoli, (cap.13) ci racconta della predicazione di Paolo e Barnaba ai pagani: “ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani”. La seconda lettura dall’Apocalisse di San Giovanni apostolo, (cap.7) sottolinea che “l’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita”. Mentre il vangelo di Giovanni, (cap.10) ci consegna una certezza: “Alle mie pecore, io do la vita eterna”. Don Leone nella breve meditazione ci ha invitato a vivere con sincerità e verità questo Anno Giubilare della Misericordia, evitando di tradurlo in vissuti sdolcinati e sdolcinanti. Tornando a casa un impegno per tutti: comunicare con gesti di misericordia, la nostra conversione e la nostra adesione alla Misericordia del Padre. L’edificante cammino del pellegrinaggio si è concluso con l’incontro di Gesù nell’Eucaristia e con la preghiera comunitaria, scritta da papa Francesco per il Giubileo della Misericordia, recitata dall’assemblea con devozione e tanta gioia nel cuore.
“Il pellegrinaggio è un segno peculiare dell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi”. Papa Francesco, Misericordiae Vultur, 14 .
L.T.
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Un ricordo per un nostro missionario
All’auditorium
Invito aperto a tutti

Per festeggiare con l’Avis il 45° compleanno
45 anni di volontariato!
La festa della Ronchella 2016
Venerdì 1 aprile: con la celebrazione Eucaristica alle ore 18.00 nella chiesetta della
Ronchella, il parroco Don Leone ha aperto i festeggiamenti per la ormai tradizionale “festa della Ronchella”, antica piccola chiesa posta ai piedi delle colline sovrastanti il nostro paese. Costruita nel 1630 dopo la peste che devastò le popolazioni del nord Italia, Torre Boldone compreso, accoglie nel suo “grembo migliaia di resti umani” che qui furono piamente sepolti e affidati alla Madonna chiamata “del Suffragio”. Il vangelo di oggi, dall’apostolo Giovanni cap. 21: “Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce”, ci ricorda come Gesù Risorto si è manifestato ai suoi apostoli sul mare di Tiberiade.
Sabato 2 aprile: celebrazione mattutina della S. Messa alle ore 9.00 presieduta da Don
Angelo, che dal cap. 16 di Marco ci esorta; “andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”: nel nostro vivere la fede, nelle nostre preghiere e nelle scelte della nostra quotidianità, piccole o grandi che siano. La sera alle ore 21.00 si è svolta la processione con il simulacro ligneo della “Vergine con Bambino”, portata da quattro volontari. Partita dalla santella di via Brigata Lupi, si è poi snodata per via Rinada a via Ronchella, per proseguire in via Monte Ortigara da dove, attraverso un percorso campestre, illuminato a giorno da fiaccole e lumini è stata raggiunta la chiesetta detta anche “dei mortini”. Accompagnati da Don Leone e da Don Angelo, i numerosissimi partecipanti alla processione, hanno innalzato al Signore preghiere e canti di lode con tra le mani le candele accese, i tradizionali “flambeaux”, segno di luce che illumina il “cammino” di ogni cristiano.
Domenica 3 aprile: la giornata inizia di buon mattino con alle 8.00 la S. Messa, celebrante
Don Angelo, che sottolinea i momenti significativi che ricorrono in questa domenica, chiamata “In Albis”, che significa “in bianche vesti”, perché i battezzandi della veglia Pasquale, indossavano una tunica bianca che portavano per tutta la successiva settimana sino alla domenica dopo Pasqua, detta pertanto “domenica in cui si depongono le vesti bianche”. E’ chiamata anche della “Divina Misericordia”, festività voluta da Giovanni Paolo II nell’anno 2000, che oggi assume un significato molto particolare e profondo all’interno dell’Anno Giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco. E’ poi la “Festa della Ronchella”, una tradizione che è occasione d’incontro e di gioia per la nostra comunità. Alle 10.30, Santa Messa solenne presieduta dal Prevosto Mons. Leone, che dal vangelo di Giovanni cap. 20: “otto giorni dopo venne Gesù a porte chiuse”, sottolinea il coraggio di credere, specialmente nella sofferenza, sicuri che al termine di ogni cammino di verità ci attende Gesù, il Cristo risorto. La celebrazione, partecipata da numerosissimi fedeli, provenienti anche da altri paesi che qui hanno ricordato e ritrovato un po’ del loro passato, è stata accompagnata dai canti del sempre apprezzato coro parrocchiale.
La mattinata allietata dalla presenza della Banda Alpina di Scanzorosciate, ha poi avuto seguito sotto un ampio tendone e nel prato limitrofo, con la disponibilità di torte casalinghe, pesca di beneficenza, aperitivo e deliziosi piatti alla griglia. Nel pomeriggio la comunità si è raccolta in preghiera nella chiesetta della “Ronchella”, per la chiusura dei festeggiamenti con la recita della Coroncina alla Divina Misericordia e del Santo Rosario, la celebrazione solenne dei Vespri presieduta da Don Angelo a cui è seguita la benedizione e il bacio della Reliquia.
Un particolare ringraziamento al Gruppo “Amici della Ronchella” per la lodevole preparazione e organizzazione della festa, che ha reso possibile vivere queste giornate di intensa spiritualità con sereno e spontaneo spirito di amicizia. Un riconoscente grazie anche al gruppo Alpini del nostro paese che molto generosamente, con l’allestimento della tenda del Ristoro e con altri molteplici servizi, ha collaborato per la soddisfacente riuscita dei festeggiamenti. A tutti un “grazie sincero”.
L.T.
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