La festa della Ronchella 2016

Venerdì 1 aprile: con la celebrazione Eucaristica alle ore 18.00 nella chiesetta della Ronchella-2016- (4)Ronchella, il parroco Don Leone ha aperto i festeggiamenti per la ormai tradizionale “festa della Ronchella”, antica piccola chiesa posta ai piedi delle colline sovrastanti  il nostro paese. Costruita nel 1630 dopo la peste che devastò le popolazioni del nord Italia, Torre Boldone compreso, accoglie nel suo “grembo migliaia di resti umani” che qui furono piamente sepolti e affidati alla Madonna chiamata “del Suffragio”.  Il vangelo di oggi, dall’apostolo Giovanni cap. 21: “Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce”, ci ricorda come Gesù Risorto si è manifestato ai suoi apostoli sul mare di Tiberiade.

Sabato 2 aprile: celebrazione mattutina della S. Messa alle ore 9.00 presieduta da Don Ronchella-2016- (10)Angelo, che dal cap. 16 di Marco ci esorta; “andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura”: nel nostro vivere la fede, nelle nostre preghiere e nelle scelte della nostra quotidianità, piccole o grandi che siano. La sera alle ore 21.00 si è svolta la processione con il simulacro ligneo della “Vergine con Bambino”, portata da quattro volontari. Partita dalla santella di via Brigata Lupi, si è poi snodata per via Rinada a via Ronchella,  per proseguire in via Monte Ortigara da dove,  attraverso un percorso campestre, illuminato a giorno da fiaccole e lumini è stata raggiunta la chiesetta detta anche “dei mortini”. Accompagnati da Don Leone e da Don Angelo, i numerosissimi partecipanti alla processione, hanno innalzato al Signore preghiere e canti di lode con tra le mani le candele accese, i tradizionali “flambeaux”, segno di luce che illumina il “cammino” di ogni cristiano.

Domenica 3 aprile: la giornata inizia di buon mattino con alle 8.00 la S. Messa, celebrante  Ronchella-2016- (19)Don Angelo, che sottolinea i momenti significativi  che ricorrono in questa domenica, chiamata “In Albis”, che significa “in bianche vesti”, perché i battezzandi della veglia Pasquale, indossavano una tunica bianca che portavano per tutta la successiva settimana sino alla domenica dopo Pasqua, detta pertanto “domenica in cui si depongono le vesti bianche”. E’ chiamata anche della “Divina Misericordia”, festività  voluta da Giovanni Paolo II nell’anno 2000, che oggi assume un significato molto particolare e profondo all’interno dell’Anno Giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco.  E’ poi la “Festa della Ronchella”,  una tradizione che è occasione d’incontro e di gioia per la nostra comunità. Alle 10.30, Santa Messa solenne presieduta dal  Prevosto Mons. Leone, che dal vangelo di Giovanni cap. 20: “otto giorni dopo venne Gesù a porte chiuse”, sottolinea il coraggio di credere,  specialmente nella sofferenza, sicuri che al termine di ogni cammino di verità ci attende Gesù, il Cristo risorto. La celebrazione, partecipata da numerosissimi fedeli, provenienti anche da altri paesi che qui hanno ricordato e ritrovato  un po’ del loro passato,  è stata accompagnata dai canti del sempre apprezzato coro parrocchiale.

La mattinata allietata dalla presenza della Banda Alpina di Scanzorosciate, ha poi avuto seguito sotto un ampio tendone e nel prato limitrofo,  con la disponibilità di torte casalinghe, pesca di beneficenza, aperitivo e  deliziosi piatti alla griglia. Nel pomeriggio la comunità si è raccolta in preghiera nella chiesetta della “Ronchella”, per la chiusura dei festeggiamenti con la recita della Coroncina alla Divina Misericordia e del Santo Rosario,  la celebrazione solenne dei Vespri presieduta da Don Angelo a cui è seguita la benedizione e il bacio della Reliquia.

Un particolare ringraziamento al Gruppo “Amici della Ronchella” per la lodevole preparazione e organizzazione della festa, che ha reso possibile vivere queste giornate di intensa spiritualità con sereno e spontaneo spirito di amicizia. Un riconoscente grazie anche al gruppo Alpini del nostro paese che molto generosamente, con l’allestimento della tenda del Ristoro e con altri molteplici servizi, ha collaborato per la soddisfacente riuscita dei festeggiamenti. A tutti un “grazie sincero”.

L.T.

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La messa sul monte della Maresana

Messa_boscone-2016- (12)Sotto una sottile pioggia e una fitta nebbia, siamo saliti lunedì 28 marzo, alla croce del Boscone per la celebrazione della Santa Messa: appuntamento divenuto orma una “tradizione” per la comunità di Torre Boldone. Preparato l’altare dall’Associazione Volontari Antincendio Boschivo, l’Eucaristia è stata celebrata dal nostro conterraneo Don Tarcisio Cornolti, che ci ha resi partecipi del suo Messa_boscone-2016- (3)desiderio, finalmente esaudito, di celebrare con i suoi compaesani, la Santa Messa al Boscone. All’inizio della celebrazione, il volontario Cesare Villa ha commemorato i defunti che nel corso degli anni si sono avvicendati al servizio di volontariato nell’Associazione. Il vangelo di Matteo, dal cap. 28, ci ha esortato a riflettere sull’invito di Gesù Risorto: “andate ad annunciare…!”. Un invito che dobbiamo accogliere, nella nostra quotidianità, nel nostro modo di essere e nel nostro stile di vita: annunciare la gioia del Gesù Risorto, sempre!

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L.T.

La funzione del Sabato Santo

Sabato ore 21.00 si è dato inizio, nella nostra chiesa parrocchiale, alla Celebrazione della

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solenne Veglia Pasquale. Sul sagrato si è svolta la “Liturgia del FUOCO, dove il celebrante Don Leone, dal fuoco che ardeva ha attinto la fiamma che poi ha acceso il cero pasquale. Entrando in chiesa, la celebrazione è continuata con la “Liturgia della LUCE”, all’invocazione “Lumen CHRISTI”, sono state poi accese tutte le piccole candele dei fedeli. La veglia Pasquale è proseguita con la “Liturgia della sabato-santo-2016- (5)PAROLA”: la prima lettura dal Libro della Genesi,  cap. 1:  “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”. La seconda lettura dal libro dell’Esodo cap. 14: “Gli Israeliti camminarono sull’asciutto”. Mentre la terza lettura ci ha proposto un brano dal profeta Isaia, cap. 55: Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna”. L’epistola, tratta dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, cap. 6 ci ha illuminati sul “Cristo Risorto dai morti, non muore più”. Il brano del Vangelo tratto da Luca cap. 24, ci invitava a riflettere: “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?”. E’ poi iniziata la ” Liturgia BATTESIMALE” che Don Angelo ha aperto con il canto delle Litanie dei Santi, è stata benedetta l’acqua battesimale con l’immersione nell’acqua del cero pasquale, subito utilizzata per il battesimo di Pietro, neonato, che insieme con il fratellino e ai genitori, erano al loro primo giorno di residenza nella nostra comunità. Dopo il Rinnovo delle Promesse Battesimali ci siamo introdotti nella Celebrazione Eucaristica, nella quale abbiamo incontrato sotto le specie del pane e del vino, Cristo Risorto.

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L.T.

La benedizione delle uova

Benedizione-Uova-2016- (1) Benedizione-Uova-2016- (3) Benedizione-Uova-2016- (4)Sabato pomeriggio 26 marzo nella nostra chiesa parrocchiale si è svolta la “tradizionale” cerimonia della Benedizione delle uova.

La chiesa era gremita di bambini, famiglie, nonni , tutti con cesti variegati e variopinti ripieni di uova pasquali.

Don Angelo, dopo la lettura di un brano del vangelo inerente la passione di Gesù, nella breve riflessione ha sottolineato come dall’uovo nasce il pulcino,  così l’uovo è divenuto  il simbolo del dischiudersi della vita.

Il gesto, semplice ed umile del benedire le uova, simbolo di una nuova vita, prolunga nell’ambito familiare il messaggio Pasquale della Risurrezione e della nuova vita in Cristo Gesù che riveste l’uomo e la natura.

Il Giovedì Santo in Parrocchia

Giovedi-santo-young-2016- (15)Lo scorso Giovedì Santo alle ore 16.00 si è celebrata nella nostra chiesa parrocchiale la liturgia pomeridiana della Cena del Signore: invitati speciali i ragazzi del catechismo. Don Angelo dopo aver dato lettura dal vangelo di Giovanni, capitolo 13, “lavanda dei piedi”, ci invitava a riflettere  sul gesto di Gesù: “al servizio dei fratelli” in modo speciale,sempre!E totalmente… aggiungendo poi un invito a meditare sulla propria scelta personale nell’offerta della propria vita al Signore come Sacerdote per i ragazzi o come Suora per le ragazze.  Procedeva quindi al gesto significativo della lavanda dei piedi, per l’occasione a far da apostoli dodici bambini della Prima Comunione.

Giovedi-santo-2016- (5)La sera alle ore 20.45 è iniziata la celebrazione Eucaristica della Cena del Signore. Per la lavanda dei piedi, hanno offerto la loro disponibilità 12 ospiti delle varie comunità di accoglienza presenti nella nostra comunità. E’ stato letto il vangelo di Giovanni, capitolo 13, dove Gesù invita gli apostoli  lavando loro i piedi, a mettersi  al servizio dei fratelli, servizio umile e totale. Don Leone nella meditazione seguita alla lettura del vangelo ha rimarcato l’importante significato dell’unzione dell’olio, che nella celebrazione eucaristica del mattino in Cattedrale, il Vescovo Beschi ha benedetto e consegnato a tutte le parrocchie.Un olio che purifica, un olio che santifica, un olio che rafforza il nostro vissuto interiore e che ci accompagna nei momenti più determinanti della nostra vita spirituale: ci purifica nel Battesimo, ci rafforza  nella Cresima , nel Presbiterato le mani del sacerdote sono santificate e nel sacramento dell’Unzione degli infermi l’olio benedetto ci sostiene  e accompagna nel cammino della vita quando questo si fa faticoso e pesante. A chiusura della celebrazione, la processione dell’Eucaristia all’altare della reposizione, a cui è seguita l’adorazione eucaristica, meditando sulle parole donateci da Papa Francesco: adorare, camminare. accompagnare.
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La processione del Venerdì Santo

venerdI-santo-2016- (10)Nella serata del Venerdì Santo si è svolta la processione con la statua del Cristo morto. Ci s

iamo ritrovati nella chiesa parrocchiale e dopo un breve momento di preghiera la processione con i flambeaux si è snodata per le vie del paese.

Dal viale delle Rimembranze alla via Borghetto, da via Donizetti sino alla via Pascoli. Entrati nel giardino dove era allestita una luminosissima croce, ai piedi della quale è stato depositato Gesù morto, ci siamo soffermati in raccolta preghiera.

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La processione è stata accompagnata da alcune riflessioni, preghiere sommesse e da canti del coro parrocchiale.
l.t.
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La processione delle Palme

Numerosi fedeli si sono radunati nel piazzale dell’oratorio per la cerimonia delle Domenica delle Palme, Domenica 20 marzo.

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Dopo una breve introduzione di Don Leone, Don Angelo dava lettura dal vangelo di Luca, (cap. 19, ver. 28 e seguenti) dove viene descritta l’entrata di Gesù in Gerusalemme.

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Si procedeva quindi alla benedizione delle palme e degli ulivi e in processione, con il cuore in festa, ci siamo avviati nella chiesa parrocchiale per la celebrazione dell

L.T:a Santa Messa, durante la quale è stata proclamata la passione di Gesù, sempre dal vangelo di Luca cap. 23 e 24. Così ci siamo introdotti nella Settimana Santa, che ci preparerà alla gioia del Cristo Risorto.

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CELEBRAZIONE EUCARISTICA ALLA COMUNITA’ “IL MANTELLO”

Messa-Mantello-2016- (12)La Santa Messa delle ore 11.30 di Domenica 28 febbraio è stata celebrata anziché in parrocchia, nella Comunità “Il Mantello, casa di “accoglienza e di Misericordia” presente sul nostro territorio.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal nostro parroco, Don Leone, che nella meditazione ci ha interrogati sul nostro tempo quaresimale fin qui vissuto, sollecitandoci a non far cadere opportunità e occasioni che se accolte con generosità, possono divenire momenti di vera conversione e così qualificare questo nostro vivere penitenziale all’interno dell’Anno della Misericordia.
Abbiamo poi ascoltato un breve intervento di una cattolica peruviana che in tutta semplicità ci ha gratificato della sua testimonianza cristiana: per il popolo peruviano il vivere la fede è motivo di continua gioia!
La celebrazione partecipata da numerosi parrocchiani, è stata allietata dal coro dei nostri giovani con suoni e canti edificanti.  
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CELEBRAZIONE EUCARISTICA “ACCOGLIENZA E MISERICORDIA”.

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Sabato 27 febbraio alle ore 17.00 è stata celebrata nella casa Rafael la prima Santa Messa nell’ambito delle Celebrazioni Eucaristiche di “accoglienza e misericordia” che si terranno nella nostra parrocchia tra oggi e domani. E’ stato quello di stasera, un momento forte di condivisione fraterna, di unità e di comunione verso fratelli che vivono nella sofferenza e verso tutti gli operatori della casa Rafael impegnati nel dono costante per alleviare questo loro percorso.

Il celebrante, Don Angelo, nella breve riflessione ci ha invitati ad “attraversare” in questo Anno Giubilare la porta Santa dei nostri fratelli nella sofferenza e a divenire noi stessi “Porta Santa della Misericordia” per lasciarci trapassare dal fratello e aprire il nostro cuore all’accoglienza e alla condivisione.

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Diario per immagini

ceneri 2016-3 (12)Mercoledì 10 febbraio ad ogni celebrazione eucaristica si sono imposte ai fedeli le sacre ceneri, un “piccolo segno esteriore” per ricordare al cristiano che dalla polvere è stato tratto e alla polvere ritornerà.

Un modo anche per disporsi alla linea di partenza per un cammino spirituale, la quaresima, che ci preparerà all’evento più importante della nostra fede: la Risurrezione di Gesù.

Molto ben partecipate tutte le sante messe della giornata, alle quali si è  aggiunta anche quella delle 20,45, ben accompagnata dal coro dei ragazzi che con i loro canti hanno trasmesso all’assemblea forti emozioni spirituali in un’atmosfera devota e raccolta. 

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